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101 storie zen
La parola giapponese Zen deriva dal cinese ch'an e dal sanscrito dhyana, che significa non solo "meditazione" ma anche "tutto, insieme". La traduzione occidentale poco si presta a descrivere il molteplice senso originario del termine, che usa il significato di meditazione più come il centro a cui ruota il vero e più completo significato. Lo stesso è per la pratica Zen: attraverso di essa il Maestro educa i discepoli ad una esperienza completa e profonda della vita, rinunciando alle ...
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101 storie zen
La parola giapponese Zen deriva dal cinese ch'an e dal sanscrito dhyana, che significa non solo "meditazione" ma anche "tutto, insieme". La traduzione occidentale poco si presta a descrivere il molteplice senso originario del termine, che usa il significato di meditazione più come il centro a cui ruota il vero e più completo significato. Lo stesso è per la pratica Zen: attraverso di essa il Maestro educa i discepoli ad una esperienza completa e profonda della vita, rinunciando alle distorsioni dell'ego ed ai filtri che assorbiamo inconsciamente dall'ambiente in cui viviamo; senza questi, noi possiamo sperimentare la realtà così com'è, fino ad arrivare a liberarci dalla sofferenza.
Lo Zen è stata definita la religione dei Samurai. La pratica dello Zen conduceva il guerriero ad ottenere quello stato di Mushin (non-mente) essenziale all'efficacia nel combattimento.
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Tito Balestra legge i suoi versi
Anna, ho comprato un pezzo di terra,
ho un cavallo, una frusta e sollevo la polvere
e chiamo il vicino e gli tocco la spalla
oppure un altro, un sogno più piccolo,
io e te insieme abitiamo una stanza
e abbiamo vetri contro il vento e la pioggia
e un cuscino un po’ grande che basta per due;
guardami in faccia ho gli occhi castani.
Quiproquo - indice
Alti e bassi ci inebriano (Tito Balestra)
Alti e Bassi ci inebriano
si sale e si discende... [Leggi tutto]
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Tito Balestra legge i suoi versi
Anna, ho comprato un pezzo di terra,
ho un cavallo, una frusta e sollevo la polvere
e chiamo il vicino e gli tocco la spalla
oppure un altro, un sogno più piccolo,
io e te insieme abitiamo una stanza
e abbiamo vetri contro il vento e la pioggia
e un cuscino un po’ grande che basta per due;
guardami in faccia ho gli occhi castani.
Quiproquo - indice
Alti e bassi ci inebriano (Tito Balestra)
Alti e Bassi ci inebriano
si sale e si discende
indaffarati e stolti
come vuole la vita
Quando sei così a terra
da sentire l'orrore
del vuoto che trascini
sulle tue gambe vecchie.
Ma non dire che vivo
nella disperazione
o mi lamento troppo
buffone come sono
la mia bocca si apre
anche a sciocchi sorrisi.
Tito Balestra - wikipedia
Tito Balestra -- biografia
Poesie
Tito Balestra --- Poesie
Ballata dei quarant'anni
mi parli di misteri
con voce affusolata
nel bavero rialzato
e ti avvicino un poco
per cogliere il profilo
tagliente d’ossidiana
dell’occhio nero
torto
per non perdermi di vista
e rido
per distrarti dall’oscuro
di questo buio
infame che infanga
l’intelletto
mi dici: bada
e acqua in bocca,
ma lei straborda
e tocca
la punta della lingua
fino alla vite rossa
che s’avviluppa lenta
agli angoli del naso
fino all’orecchio
stanco
e sputo e rido
con questo fare tocco
pari a un singhiozzo
penso, siamo didascalie
di questo folle istante.
La produzione poetica di Tito Balestra ...
Tonino Guerra legge Tito Balestra
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